Medicina complementare e integrativa

Cosa E’ e cosa NON E’ la Medicina Complementare e Integrativa?

 

Diciamo subito cosa non è: la Medicina Complementare e Integrativa NON è una “Alternativa alla Medicina” per il semplice fatto che non c’è una alternativa alla Medicina !

L’alternativa alla Medicina è ‘magia’ (nel suo significato moderno di atti e fatti inspiegabili e irrazionali), è ‘fede’ (nel suo significato religioso di speranza nel miracolo), è ‘creduloneria’ (nel suo significato di annullamento ingenuo di qualsiasi senso critico).

I “ciarlatani” e i “Medici-fai-da-te con Google” (quelli che trovano rimedi su internet, anziché studiare sui libri e con un buon docente), giocano sull’equivoco “Medicina Alternativa = Alternativa alla Medicina” (Alternative Medicine = Alternative to Medicine).

Ma, la Medicina Complementare e Alternativa (CAM, Complementary and Alternative Medicine) e la Medicina Complementare e Integrativa  (Complementary and Integrative Medicine) hanno proprie basi scientifiche e si fondano su ricerche sperimentali, finanziate da Enti pubblici governativi (esempio, l’NIH negli Stati Uniti), e si insegnano e praticano anche in molte Università (negli Stati Uniti e in Europa, oltre che in Asia).

La Medicina Complementare e Integrativa non è ‘erboristeria’ (che infatti medicina non è !), non è ‘naturopatia’ (che medicina non è !).

Un discorso a parte merita la ‘Medicina Omeopatica’: qui il principio attivo farmacologico è praticamente inesistente (data l’elevata diluizione del preparato), e dunque qualsiasi effetto positivo  riportato dal paziente non è riconducibile ad azioni fisiopatologiche (e tanto meno biochimiche) ma possibilmente ad azioni psicologiche (come da placebo), mentre gli effetti negativi sono verosimilmente attribuibili al progredire della malattia non curata.

Le tante cosiddette (e sedicenti) Medicine Alternative (nel senso di Alternative alla Medicina) forniscono soluzioni fondate su ‘credenze’ e ‘pratiche’ (anche di natura religiosa o magica-rituale) che si rifanno all’esperienza antica e che si sono consolidate nella tradizione. Per esempio, per guarire dal cancro o da patologie autoimmunitarie croniche o da malattie neuro-muscolodegenerative, anziché farsi curare da un buon medico-chirurgo, si puo’ scegliere tra le seguenti “terapie” alternative: “osservare il Sole all’alba con i piedi nudi sull’erba ancora umida di rugiada”, “dormire supini con la testa orientata a Nord”, “tenere appeso al collo una pietra minerale particolare (personale)”, “bere un bicchiere di Té verde in acqua dinamo-magnetizzata ogni due ore, dall’alba al tramonto”, e similari.

L’infondatezza scientifica (e non solo scientifica!) di questi trattamenti è ovvia, e non richiede commenti. Ma il vero pericolo è che questi trattamenti, sostitutivi di quelli efficaci della Medicina, siano poi causa di aggravamento della malattia.

Gli pseduo-medici guaritori fai-da-te con Google (che studiare sui libri universitari è inutile e fuorviante!) sottolineano con negatività il fatto che spesso i medici ortodossi hanno opinioni diverse o cambiano essi stessi idea sulla diagnosi e sul trattamento da somministrare al paziente nel corso della malattia.

Questa è pero’ una critica invero positiva.

La Medicina (moderna) è infatti una Scienza in continua evoluzione e soggetta a continua revisione critica. I medici che si mantengono in continuo aggiornamento bene fanno a modificare la propria opinione a riguardo del miglior trattamento da somministrare al paziente, anche in considerazione dell’evoluzione della malattia.

Negli ultimi vent’anni, dalla Medicina Generale si è passati alla Medicina di Genere (distinguendo tra pazienti maschio e femmina), alla Etno-Medicina (riconoscendo le differenze genetiche e epigenetiche, di ambiente, di alimentazione e di stile di vita tra pazienti di aree geografiche diverse), alla Medicina Personalizzata (basata sulle caratteristiche genomiche del paziente), e infine alla Medicina di Precisione (basata sull’esatta conoscenza dell’interazione tra il patogeno e i fattori genetici e metabolici del paziente).

Di seguito, un breve percorso di come si è evoluta la Medicina Moderna.

Nel 1858 il medico e Patologo tedesco Rudolf Virchow (1821-1902) pubblica il libro “La patologia cellulare nella sua fondazione dall’istologia patologica e fisiologica“. In questo libro, Egli dimostra che la ‘malattia’ è il risultato di alterazioni che avvengono nei tessuti e nelle cellule, una conferma di quanto Giovan Battista Morgagni, Marie Francois Xavier-Bichat e altri scienziati avevano cominciato a intuire. L’insegnamento di Rudolf Virchow segna la definitiva rottura con l’impostazione sino ad allora seguita della diagnosi e della terapia basata sulla teoria umorale di Ippocrate di Coo (460-370 a.C.) e Galeno di Pergamo (129-199).

Nel 1865 il fisiologo francese Claude Bernard (1813-1878), docente alla Sorbona, pubblica il libro Un’introduzione allo studio della medicina sperimentale in cui viene sancito un nuovo metodo di studio delle malattie basato sulla sperimentazione come prova dell’ipotesi diagnostica.

La Medicina è  dunque una Scienza Sperimentale che fonda i suoi principi diagnostici e terapeutici sulle conoscenze che vengono man mano acquisite dei meccanismi di malattia, di come essa si sviluppa, evolve e si manifesta e di come essa si modifica in corso di trattamento terapeutico.

Non deve sorprendere il fatto che ‘vecchi’ sintomi (i segni della malattia) possano essere inquadrati in ‘nuove’ malattie e che nuove cure vengano proposte per ‘vecchie’ malattie. Così come possiamo e dobbiamo riconoscere i tanti errori commessi in passato nella diagnosi e terapia di malattie che oggi curiamo con metodi diversi. Come si è detto sopra, la Medicina è una Scienza sperimentale in continua evoluzione, che adatta il suo approccio diagnostico e terapeutico alle conoscenze che man mano acquisiamo sui meccanismi di malattia.

La Medicina Complementare e Integrativa è appunto questo: una Medicina che ‘complementa’ e ‘integra’ i trattamenti terapeutici tenendo conto delle nuove acquisizioni scientifiche.  Complementare perché si aggiunge e non si sostituisce in toto, ma al più può sostituirsi in parte del percorso terapeutico quando può offrire risultati migliori (in questo senso è Medicina Alternativa). La Medicina Complementare e Integrativa consiste nell’affiancamento terapeutico con trattamenti fisici e nutrizionali di supporto e di rafforzo, che favoriscono il recupero funzionale degli organi affetti e, in particolare, dei sistemi immunitario e neuro-endocrino. Appare evidente che questi trattamenti possono risultare efficaci nella prevenzione e nella cura solo nel lungo periodo, ma non possono avere effetti risolutivi immediati. Per essere chiari, non vi è alternativa laddove l’intervento chirurgico è necessario e risolutivo ! Non vi è alternativa all’uso dell’antibiotico laddove vi sia una infezione con rischio di setticemia!

La Medicina cura, spesso guarisce, e talora fallisce. La Medicina, d’altronde, non è miracolosa. Se coadiuvata da terapie Complementari e Integrative adeguate, le probabilità di guarigione possono aumentare.

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