Associazione per la ricerca medica "Ippocrate-Rhazi" (ARM-IR)
L’associazione è stata intitolata a due illustri Padri della Medicina greca (Ippocrate) e arabo-persiana (Rhazi o Rhazes) per sottolineare l’universalità del pensiero e la comunanza di intenti nella ricerca medica (vedi la nota storica).
Sede presso il Dipartimento di Scienze della Salute (già Dipartimento di Scienze Mediche) dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” con sede a Novara in Via Solaroli 17.
L’Associazione per la Ricerca Medica “Ippocrate – Rhazi “è stata costituita con atto notarile a Torino il giorno 8 Aprile 2002 presso il notaio Dott. Prof. Francesco Goria (repertorio n. 59.837) e registrato al 3° Ufficio delle Entrate il 15 Aprile 2002 (n. 3659, serie E).
L’associazione (con sigla ARM-IR) è nata per volontà dello zio Liberato (Di Lauro), deceduto per un cancro al fegato nel 2002, e della moglie zia Nunzia (Iatrino), e con la partecipazione di tutti i fratelli, le sorelle e i nipoti dello zio (famiglia Di Lauro).
Ippocrate di Coo (o di Kos), 460 a.C – 377 a.C. circa, è considerato il “Padre” della Medicina moderna. Egli ha per primo sottolineato l’importanza dell’anamnesi, dei sintomi e segni fisici (semeiotica) di malattia. Ippocrate è considerato il primo MEDICO AMBIENTALE, avendo per primo additato tra le cause di malattia gli errori alimentari (incluse le carenze o gli eccessi, e le intossicazioni e gli avvelenamenti), il contatto con sostanze vegetali velenose o irritanti, e il soggiorno in ambienti insalubri per l’aria e l’acqua contaminate da germi o sostanze chimiche tossiche, sfatando le credenze sulle cause ‘divine’ della malattia. Ippocrate riteneva importanti anche i fattori sociali e psicologici nel determinare lo stato di malattia o, comunque, di malessere. Egli ha inoltre introdotto la ‘cartella clinica’ e i concetti di ‘diagnosi’ e ‘prognosi’. L’arte di Ippocrate si diffuse rapidamente nelle colonie greche (Ippocrate stesso viaggiò fino a raggiungere l’Egitto e la Libia) e, successivamente, a tutto il mondo occidentale. Ippocrate aveva una visione molto ‘sociale’ della professione medica. Egli insegnava a non speculare sulle malattie dei pazienti e, piuttosto, a curare gratuitamente quelli bisognosi.
Per saperne di più: http://lucania1.altervista.org/artistilucani/torremolfese/medicina/page6.htm
Il “giuramento” di Ippocrate, ancor oggi in vigore, codifica il comportamento etico a cui si deve istruire e ispirare chi esercita la professione medica.
Il principale ‘commentatore’ di Ippocrate fu Galeno di Pergamo (Turchia, 129 d.C. – 216 d.C circa; sepolto a Misilmeri, Palermo), il quale praticò l’arte medica a Roma dal 162 d.C. (fu medico di Marco Aurelio, Lucio Vero, Commodo e di Settimio Severo). Le opere di Galeno furono tradotte anche in arabo, e contribuirono fortemente alla formazione di Al-Rhazi e poi di Avicenna e Averroè. L’influsso e l’influenza del pensiero (e delle teorie) di Galeno sulla Medicina si sono protratti fino al XVI secolo.
Abu Bakr Mohammad Ibn Zakariya al-Razi (in latino Rhazes), Ravy (pressi di Teheran, Persia/Iran) 864-930 circa, alchimista e filosofo musulmano, è considerato il più grande Medico dell’Islam. Rhazi era amato per la sua indole mite e compassionevole e per la dedizione con cui curava i pazienti più deboli e poveri. Fu lui a concepire l’Ospedale come luogo di ricovero e di cura e di insegnamento dell’arte medica. A Rhazi si attribuisce la prima descrizione del vaiolo e del morbillo e delle reazioni allergiche.
Rhazi era un ottimo divulgatore della medicina e scrisse per il popolo (soprattutto per i poveri e i viaggiatori) libri contenenti i consigli e i rimedi per le malattie e i disturbi più comuni. Rhazi era anche un convinto assertore della necessità per i medici di mantenersi aggiornati e di non considerare come dogmi le conoscenze antiche, fossero anche quelle di Ippocrate o di Galeno. Tra i suoi discepoli-seguaci, Avicenna (Ibn Sina) e Averroè (Ibn Rushd).
Per saperne di più: http://lucania1.altervista.org/artistilucani/torremolfese/medicina/page8.htm)
Avicenna, nome arabo completo Abū ʿAlī al-Ḥusayn ibn ʿAbd Allāh ibn Sīnā ‘(nato vicino Bukhara, attuale Uzbekistan, nel 980 – morto a Hamadan, Iran, nel 1037), è considerato il più illustre e completo filosofo, scienziato e medico della Storia. Il “Canone di Medicina” di Avicenna, grazie soprattutto all’attività pubblicistica della Scuola Medica Salernitana, divenne il ‘testo’ ufficiale delle Università Mediche in tutto l’Occidente a partire dal 1200. Averroës, ovvero ʾAbū al-Walīd Muḥammad ibn ʾAḥmad ibn Rušd (1126, Córdoba in Spagna, – 1198, Marrakech in Marocco), seppur medico, fu soprattutto filosofo e teologo (insegnò anche all’Università di Padova).
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Finalità dell’Associazione (dallo Statuto):
Promuovere ricerche e studi volti a chiarire le cause e i meccanismi che determinano le malattie nell’Uomo, con particolare riguardo alla patologia tumorale sovvenzionare la formazione e l’attività di ricerca di giovani scienziati, favorendone anche la partecipazione a corsi, seminari e congressi nazionali e internazionali; a questo scopo l’Associazione potrà istituire premi o borse di studio svolgere efficace opera di sensibilizzazione e di informazione riguardo la prevenzione e la cura delle malattie a tal fine organizzando seminari e dibattiti e sovvenzionando la redazione e la pubblicizzazione di opere di divulgazione scientifica.
Soci Fondatori:
Prof. Ciro Isidoro, dott.ssa Angela Mesiti, dott.ssa Marina Démoz, dott.ssa Roberta Castino, dott.ssa Alessandra Salini, Sig.ra Maria Di Lauro Isidoro.
Comitato scientifico:
Prof. Ciro Isidoro, dott.ssa Angela Mesiti, dott.ssa Marina Démoz, dott.ssa Roberta Castino, dott.ssa Alessandra Salini
Presidente Onorario:
Sig.ra IATRINO NUNZIA (Siracusa, I)
Presidente dell’Associazione:
Prof. Ciro Isidoro (Torino, I)
Segretario Generale dell’Associazione:
Dott.ssa Marina Démoz (fino al 2009); Dott.ssa Roberta Castino (in carica dal 2010)